La bella storia di Yalı Çapkını, la dizi più vista di Turchia

Ho passato parte dell'estate in compagnia di Yalı Çapkını, dizi turca di grande successo, e non pensavo di potermi affezionare tanto ai suoi personaggi. Ma turchi sono molto bravi nelle loro serie: riprendono il modello melodrammatico delle telenovelas latinoamericane, che tanto successo hanno avuto in tutto il mondo negli anni '80 e '90, e gli aggiungono la magia di Istanbul o il fascino dell città storiche dell'Anatolia.
yaliçapkini

La storia di questa dizi gira intorno a Ferit, bello e scapestrato erede dei Khoran, una dinastia di gioiellieri residente a Istanbul, ma governata con mano di ferro dal patriarca Halis, secondo le tradizioni della sua cittadina d'origine, Antep, nell'Anatolia sud-orientale, quasi al confine con la Siria. Dopo averne combinata un'altra delle sue, Ferit è costretto dal nonno a sposarsi: Halis pensa così di riuscire a controllarlo e a farlo maturare.

La sposa, Suna, viene scelta ad Antep dalla famiglia, ma Ferit, che non prende sul serio il matrimonio e intende continuare la propria vita di golden boy dopo le nozze, vede prima la di lei sorella, Seyran, e, scoperto il legame familiare, approfitta di un errore di Suna per chiedere il cambio della futura moglie. Seyran, che sogna di studiare e avere una propria vita autonoma, si rifiuta, ma il padre, violento e avido, la costringe a sposarsi. Non il miglior modo per iniziare la vita matrimoniale. Ma si sa, la convivenza di litigate e dispetti, di rifiuti e inaspettate complicità, rivela nuovi sentimenti. E quando Ferit scopre che i suoi sono ricambiati, farà cose mai viste.

yali çapkini yali çapkini

Le ultime puntate sono molto melodrammatiche per i miei gusti, alcune situazioni piuttosto improbabili, ma è chiara la denuncia della violenza del patriarcato, della paura in cui affoga le aspirazioni personali e dell'infelicità che procura agli uomini e alle donne che lo subiscono. Bella l'idea, affermatasi da tempo anche nelle telenovelas, che un uomo innamorato è fedele e può affogare le pene d'amore nell'alcol, ma non in letti stranieri. Bello anche che lo rivendichi, senza mai scusarsi dei rifiuti alle belle insistenti.

Yalı Çapkını è interpretato da attori molto bravi, non solo i bei protagonisti, Mert Ramazan Demir e Afra Saraçoğlu, ma anche, su tutti, Çetin Tekindor, il severo patriarca dei Khoran, Diren Polatoğulları, il violento padre di Seyran e Suna, e Beril Pozam, la bella e fragile Suna. Non vedo l'ora di vedere l'imminente seconda stagione.

Sembra che la serie arriverà anche in Italia; nel caso, datele un'opportunità, è carina.


Commenti